Personal Branding: da opzione a regola base per ogni professionista

Sono anni ormai che il concetto di personal branding è presente nella nostra vita “digitale” e ognuno di noi contribuisce a pubblicizzare la propria identità sui diversi canali social, da Facebook a Linkedin. Ma solo recentemente questo concetto ha iniziato ad attrarre l’attenzione dei professionisti del marketing. Negli ultimi anni il potere virtuale del “marchio” personale è diventato sempre più evidente. E ha cominciato a incidere sulle regole del mercato.

Personal Branding significa appunto promuovere la propria immagine, ciò che si vuole rappresentare. Ci si presenta in altre parole alla platea virtuale attraverso la propria attività, l’esperienza maturata, tutti quei dettagli che sono parte integrante del proprio ruolo professionale. Ma anche di ciò che siamo oltre quella connotazione. In ogni caso, è certo che in un’epoca in cui una percezione può essere influenzata – anche nettamente – con un paio di ricerche online, vale decisamente la pena di prestare attenzione al valore del proprio brand.

Non basta più portare avanti un’attività importante senza associare a questa un volto, un’immagine identificativa. Il marketing ci dice che stabilire una connessione personale con il proprio pubblico di riferimento rappresenta il più efficace degli approcci. Non importa se si è imprenditori oppure attori: creare un’identità chiara è fondamentale, soprattutto in relazione a un mercato affollato come quello attuale, essenzialmente online.

Dietro al brand c’è sempre una persona. Con le sue conoscenze, le sue esperienze, i viaggi e le competenze, tutto ciò che è utile mettere in evidenza con un adeguato posizionamento mediatico. C’è il valore rappresentato dalla presenza su pubblicazioni prestigiose, su giornali magari specializzati che possono mettere l’imprenditore in contatto con il pubblico giusto. Ma c’è soprattutto lo spazio dei social media. Qui ci si può distinguere da tutto il resto.

Certo, ogni attività prevede un approccio diverso. Il branding di un’azienda non può essere lo stesso da riservare a un atleta di spicco. Importante è creare un’identità riconoscibile, unica, che possa presentare la storia di riferimento in maniera interessante. C’è la comprensione del marchio e poi la sua ricostruzione mediatica. Non mancano i casi di personal branding capace di creare personaggi, prima ancora che viceversa. Qui sta il potere della comunicazione via social nell’era digitale.

E più aumenta il potere di Instagram o Twitter, più è frequente la ricerca di informazioni sui motori di ricerca, maggiore sarà la preferenza degli utenti per quei professionisti che hanno un brand affermato nel contesto digitale. Un tempo il marketing si rivolgeva alle masse, oggi cerca forme su misura, per l’individuo. Questo è un presupposto importante per il raggiungimento di un’identità forte e riconoscibile, in grado di sostenere la concorrenza del mercato.

L.B.

error

Ti piace il blog? Condividi gli articoli